Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra, è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra e destra.... :P
15 commenti:
Anonimo
ha detto...
E mi verrebbe da dire "Eh meno male che la gente è poco seria!". In realtà poi lo è per il motivo sbagliato: non gliene frega più niente e non c'è niente di peggio. In realtà dovrebbero trattare le ideologie e le categorie concettuali con leggerezza proprio perchè non sono che costruzioni mentali. Prese troppo sul serio non possono fare che del male e rendere l'uomo più aggressivo di quanto non lo sia già!
ps. cos'è? un tentativo subdolo e non troppo sbilanciato di ammettere che il comunismo è pericoloso e fa male come qualsiasi altra ideologia?
Cosa intendi per "Comunismo"? Se ti riferisci alle evoluzioni storiche del pensiero marxiano, bhe non saprei che dire, essendo esperienze storiche! Il pensiero marxista, nella sua lettura leninista, penso ti riferisca a quello con il sostantivo "comunismo", se applicato scientificamente, non è per niente un male: realizza la giustizia, e quindi la vera libertà! L'umanità, semmai, ha fatto tanto male a questo pensiero alto, violentandolo nei modi più impensabili! Anche con le migliori intenzioni...La più grande vittima dei gulag sovietici, o delle stragi di Pol Pot è stata la Causa degli oppressi; molti invece vi leggono il nome del carnefice, in realtà è stata una delle tante vittime...
Ancora comunque l'Idea sopravvive, come sogno nel cuore di tanti, e giustamente come incubo per moltissimi altri! :D Daje Alessia! Ricordando Ortona! Ma non iniziamo qui un dibattito pesante per chi legge....
ps: forza Gaber!!Lui si che é un mito!!! la canzone era una risposta a me stesso, a dove dico, due post fa, che la colpa è della storia nemica :D
L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo, anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo, ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...
A proposito di questo farsi d'ombra delle cose... :D Sarai tu cmq Alessia il mio scudiero, la mia ombra confortante, quando colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte! :P
Non volevo appesantire il blog ma come richiesto posto un brano di Lotman da "Tipologia della cultura". E magari Don Chisciotte si pentirà subito di una tale richiesta.
"Il genere umano si sviluppa in una condizione di costante ritardo della produzione rispetto ai bisogni. Durante i molti secoli della storia antica la maggioranza degli uomini ebbe come prerogativa una scarsità di beni materiali che confinava spesso con l'indigenza. Ma anche nell'età moderna e nell'età contemporanea il soddisfacimento dei bisogni più elementari ha costituito per la maggior parte degli uomini un obiettivo tutt'altro che facile da raggiungere. In queste condizioni parrebbe logico che tutte le energie delle collettività umane fossero poste al servizio della produzione immediata di beni materiali, rimandando tutto il resto al tempo in cui appariranno soddisfatti i bisogni essenziali. La storia è un critico severo. Inesorabilmente essa soffia via come pula tutto ciò di cui un dato sistema può fare a meno. Tuttavia, analizzando la storia dell'umanità, ci si avvede, senza stupore, che per quanto sondiamo il passato a noi accessibile, accanto alla produzione immediata, l'umanità riserva energie per l'arte, il pensiero teoretico, la conoscenza, l'autocoscienza. In queste attività si distinguono non coloro che si sono rivelati incapaci di fare qualcosa di meglio, gli inetti e reietti della vita sociale, ma le persone più abili e attive, dotate di genio e preoccupate del bene comune. I gruppi più attivi, colti e preparati si rendono disponibili ad attività di cui appare assai meno evidente il bisogno. Una simile divisione del lavoro era certamente un'anomalia storica. Tuttavia sarà bene ricordare le parole di Engels: "Senza la schiavitù non si sarebbero avuti lo stato greco, le scienze e le arti greche; senza la schiavitù non ci sarebbe stata Roma. E senza le basi poste dalla Grecia e da Roma non ci sarebbe nemmeno l'Europa contemporanea. Non dobbiamo dimenticare che tutto il nostro sviluppo economico, politico e intellettuale è disceso da tale condizione preliminare, per cui la schiavitù era tanto necessaria quanto universalmente accetta. In tal senso abbiamo il diritto di dire che senza la schiavitù antica non ci sarebbe nemmeno l'odierno socialismo." Ma se le collettività umane nel corso di tutta la loro storia hanno destinato certe energie, sovente le migliori e le più creative, a un determinato tipo di attività, riesce difficile supporre che questa non sia una necessità organica, che l'umanità rinunzi sistematicamente ai bisogni vitali per i bisogni facoltativi. Si può presumere che, se per la sopravvivenza biologica di un singolo individuo è sufficiente che vengano soddisfatti determinati bisogni naturali, la vita di una collettività, quale che sia, non è possibile senza una cultura. Per qualunque collettività la cultura non è un supplemento facoltativo a un minimo di condizioni vitali, ma è la condizione necessaria, senza la quale la sua stessa esistenza appare impossibile."
Non tutto il ragionamento di Lotman è condivisibile; ci sarebbero dei passaggi in cui dare maggior spiegazioni di quanto non faccia per rispondere ad obiezioni che vengono naturali. Però per me non è vero che le idee possono essere giuste e che sono rovinate dall'attuazione degli uomini fisici e reali. Se la traduzione dall'idea al reale crea delle aberrazioni, vuol dire che nell'idea c'è qualcosa di sbagliato (anche semplicemente non aver tenuto conto di qualche variabile riguardante l'essere umano può far crollare tutta la teoria che è stata tirata su). E prima o poi trovo il modo di dimostrarti che in quel ragionamento ci sono errori di fondo.
La traduzione di un'idea al reale non può non creare aberrazioni; l'aberrazione è una deviazione, mastodontica, e degna di biasimo e di sdegno siamo concordi ma il mondo del pensiero è cosi distante dal mondo della realtà che ciò è inevitabile! Allora non dovresti proprio più credere in nessuna forma di idealità! Invece nell'Idea va creduto, e l'aberrazione che ad essa consegue è comunque aberrazione di un'idea giusta! Pensa quanto più aberrante sarebbe l'attuazione di un'Idea sbagliata! (per giusto e sbagliato intendo sinonimi di razionale e irrazionale). Inoltre dire come dici tu, e dici bene, aberrante di una cosa non è esprimere altro che un giudizio di paragone, di confronto, che non si riferisce ai due termini stessi di confronto, ma alla loro relazione! Mi capisci? Bellissimo il passo di Engels: tutto nella Storia collabora alla realizzazione del suo Fine...Il fatto è questo Alessia nessuno violenta la storia più di chi non è marxista; il marxismo segue la storia, e la lotta di classe accelera solo il corso naturale delle cose. Ti parrà una professione di fede, io credo sia fondata su solide basi scientifiche, oltre che ovviamente di valore e di ideale! Anche l'Unione Sovietica è stata necessaria, e seppur male, sempre male minore, "piccolo passo buio nella storia della rivoluzione proletaria" la definì una volta l'allora segretario Bertinotti! E idem le altre esperienze, non tutte, ma molte di esse! Alcune di esse sono contro la Storia, ma la maggior parte delle esperienze di realizzazione del "comunismo", aberranti che siano e concordo, sono necessari passi di un cammino lungo!
Idealità è un termine troppo ampio. Viene utilizzato per indicare cose molto diverse tra loro. E per discuterne per bene non è nè il posto adatto, nè il mezzo di comunicazione adatto. E mi sa pure che l'impostazione della nostra discussione è sbagliata, perchè non siamo partiti subito dibattendo senza dichiarare quali siano i contenuti delle nostre posizioni. Non so a quale tipo di idea comunista ti rifai, a quale delle tante varianti ti attieni, come dovrebbe essere la società a cui aspiri e attraverso quali mezzi raggiungerla. E' vano discutere così in modo generico, senza sapere che cosa intendi per giustizia, idealità, applicazione scientifica del comunismo; se lottiamo sulla semantica non c'è gara! ;-)
ps. Tanto per provocare ti rivelo un segreto: la storia non va da nessuna parte!
Ahahahah!!! Noooooooo maledettaaaa allora anche Babbo Natale non esiste più?!?!? scherzo! autoironia! :D cmq si ne parliamo poi non qui e in modo più concreto! ti posso solo dire per ora: hasta la victoria! siempre!:P
Un recente studio della Nottingham University vuole che gli uomini che praticano sesso anche solitario più di 20 volte al mese abbiano maggiori possibilità di avere il tumore alla prostata. Come vedi il tuo futuro, alla luce di questo studio?
15 commenti:
E mi verrebbe da dire "Eh meno male che la gente è poco seria!". In realtà poi lo è per il motivo sbagliato: non gliene frega più niente e non c'è niente di peggio. In realtà dovrebbero trattare le ideologie e le categorie concettuali con leggerezza proprio perchè non sono che costruzioni mentali. Prese troppo sul serio non possono fare che del male e rendere l'uomo più aggressivo di quanto non lo sia già!
ps. cos'è? un tentativo subdolo e non troppo sbilanciato di ammettere che il comunismo è pericoloso e fa male come qualsiasi altra ideologia?
Cosa intendi per "Comunismo"? Se ti riferisci alle evoluzioni storiche del pensiero marxiano, bhe non saprei che dire, essendo esperienze storiche! Il pensiero marxista, nella sua lettura leninista, penso ti riferisca a quello con il sostantivo "comunismo", se applicato scientificamente, non è per niente un male: realizza la giustizia, e quindi la vera libertà! L'umanità, semmai, ha fatto tanto male a questo pensiero alto, violentandolo nei modi più impensabili! Anche con le migliori intenzioni...La più grande vittima dei gulag sovietici, o delle stragi di Pol Pot è stata la Causa degli oppressi; molti invece vi leggono il nome del carnefice, in realtà è stata una delle tante vittime...
Ancora comunque l'Idea sopravvive, come sogno nel cuore di tanti, e giustamente come incubo per moltissimi altri! :D Daje Alessia! Ricordando Ortona! Ma non iniziamo qui un dibattito pesante per chi legge....
ps: forza Gaber!!Lui si che é un mito!!! la canzone era una risposta a me stesso, a dove dico, due post fa, che la colpa è della storia nemica :D
Te provochi buttando lì Gaber!
Provocarsi, contraddirsi, demolirsi e ricostruirsi...sempre per crescere :P grande in tempo reale!!!
Sì con il fuso di San Francisco sui post!
Non sono capace di modificarlo :D
L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...
A proposito di questo farsi d'ombra delle cose... :D Sarai tu cmq Alessia il mio scudiero, la mia ombra confortante, quando colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte! :P
Non volevo appesantire il blog ma come richiesto posto un brano di Lotman da "Tipologia della cultura".
E magari Don Chisciotte si pentirà subito di una tale richiesta.
"Il genere umano si sviluppa in una condizione di costante ritardo della produzione rispetto ai bisogni. Durante i molti secoli della storia antica la maggioranza degli uomini ebbe come prerogativa una scarsità di beni materiali che confinava spesso con l'indigenza. Ma anche nell'età moderna e nell'età contemporanea il soddisfacimento dei bisogni più elementari ha costituito per la maggior parte degli uomini un obiettivo tutt'altro che facile da raggiungere. In queste condizioni parrebbe logico che tutte le energie delle collettività umane fossero poste al servizio della produzione immediata di beni materiali, rimandando tutto il resto al tempo in cui appariranno soddisfatti i bisogni essenziali. La storia è un critico severo. Inesorabilmente essa soffia via come pula tutto ciò di cui un dato sistema può fare a meno. Tuttavia, analizzando la storia dell'umanità, ci si avvede, senza stupore, che per quanto sondiamo il passato a noi accessibile, accanto alla produzione immediata, l'umanità riserva energie per l'arte, il pensiero teoretico, la conoscenza, l'autocoscienza. In queste attività si distinguono non coloro che si sono rivelati incapaci di fare qualcosa di meglio, gli inetti e reietti della vita sociale, ma le persone più abili e attive, dotate di genio e preoccupate del bene comune. I gruppi più attivi, colti e preparati si rendono disponibili ad attività di cui appare assai meno evidente il bisogno. Una simile divisione del lavoro era certamente un'anomalia storica. Tuttavia sarà bene ricordare le parole di Engels: "Senza la schiavitù non si sarebbero avuti lo stato greco, le scienze e le arti greche; senza la schiavitù non ci sarebbe stata Roma. E senza le basi poste dalla Grecia e da Roma non ci sarebbe nemmeno l'Europa contemporanea. Non dobbiamo dimenticare che tutto il nostro sviluppo economico, politico e intellettuale è disceso da tale condizione preliminare, per cui la schiavitù era tanto necessaria quanto universalmente accetta. In tal senso abbiamo il diritto di dire che senza la schiavitù antica non ci sarebbe nemmeno l'odierno socialismo."
Ma se le collettività umane nel corso di tutta la loro storia hanno destinato certe energie, sovente le migliori e le più creative, a un determinato tipo di attività, riesce difficile supporre che questa non sia una necessità organica, che l'umanità rinunzi sistematicamente ai bisogni vitali per i bisogni facoltativi. Si può presumere che, se per la sopravvivenza biologica di un singolo individuo è sufficiente che vengano soddisfatti determinati bisogni naturali, la vita di una collettività, quale che sia, non è possibile senza una cultura. Per qualunque collettività la cultura non è un supplemento facoltativo a un minimo di condizioni vitali, ma è la condizione necessaria, senza la quale la sua stessa esistenza appare impossibile."
Non tutto il ragionamento di Lotman è condivisibile; ci sarebbero dei passaggi in cui dare maggior spiegazioni di quanto non faccia per rispondere ad obiezioni che vengono naturali.
Però per me non è vero che le idee possono essere giuste e che sono rovinate dall'attuazione degli uomini fisici e reali. Se la traduzione dall'idea al reale crea delle aberrazioni, vuol dire che nell'idea c'è qualcosa di sbagliato (anche semplicemente non aver tenuto conto di qualche variabile riguardante l'essere umano può far crollare tutta la teoria che è stata tirata su). E prima o poi trovo il modo di dimostrarti che in quel ragionamento ci sono errori di fondo.
La traduzione di un'idea al reale non può non creare aberrazioni; l'aberrazione è una deviazione, mastodontica, e degna di biasimo e di sdegno siamo concordi ma il mondo del pensiero è cosi distante dal mondo della realtà che ciò è inevitabile! Allora non dovresti proprio più credere in nessuna forma di idealità! Invece nell'Idea va creduto, e l'aberrazione che ad essa consegue è comunque aberrazione di un'idea giusta! Pensa quanto più aberrante sarebbe l'attuazione di un'Idea sbagliata! (per giusto e sbagliato intendo sinonimi di razionale e irrazionale). Inoltre dire come dici tu, e dici bene, aberrante di una cosa non è esprimere altro che un giudizio di paragone, di confronto, che non si riferisce ai due termini stessi di confronto, ma alla loro relazione! Mi capisci? Bellissimo il passo di Engels: tutto nella Storia collabora alla realizzazione del suo Fine...Il fatto è questo Alessia nessuno violenta la storia più di chi non è marxista; il marxismo segue la storia, e la lotta di classe accelera solo il corso naturale delle cose. Ti parrà una professione di fede, io credo sia fondata su solide basi scientifiche, oltre che ovviamente di valore e di ideale! Anche l'Unione Sovietica è stata necessaria, e seppur male, sempre male minore, "piccolo passo buio nella storia della rivoluzione proletaria" la definì una volta l'allora segretario Bertinotti! E idem le altre esperienze, non tutte, ma molte di esse! Alcune di esse sono contro la Storia, ma la maggior parte delle esperienze di realizzazione del "comunismo", aberranti che siano e concordo, sono necessari passi di un cammino lungo!
Idealità è un termine troppo ampio. Viene utilizzato per indicare cose molto diverse tra loro. E per discuterne per bene non è nè il posto adatto, nè il mezzo di comunicazione adatto. E mi sa pure che l'impostazione della nostra discussione è sbagliata, perchè non siamo partiti subito dibattendo senza dichiarare quali siano i contenuti delle nostre posizioni. Non so a quale tipo di idea comunista ti rifai, a quale delle tante varianti ti attieni, come dovrebbe essere la società a cui aspiri e attraverso quali mezzi raggiungerla. E' vano discutere così in modo generico, senza sapere che cosa intendi per giustizia, idealità, applicazione scientifica del comunismo; se lottiamo sulla semantica non c'è gara! ;-)
ps. Tanto per provocare ti rivelo un segreto: la storia non va da nessuna parte!
Doh c'è un errore nel post, volevo dire "perchè siamo partiti subito dibattendo..."
sorry
Ahahahah!!! Noooooooo maledettaaaa allora anche Babbo Natale non esiste più?!?!? scherzo! autoironia! :D cmq si ne parliamo poi non qui e in modo più concreto! ti posso solo dire per ora: hasta la victoria! siempre!:P
Non volevo darti troppe notizie scioccanti tutte insieme, però sì, neanche Babbo Natale!
Uah-ah-ah (risata malefica)
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