Ho seguito con passione tutte le giornate della Convention Democratica di Denver 2008....e oggi ufficialmente Barack Hussein Obama è il candidato alla presidenza degli USA per il Partito Democratico! Il momento della votazione è stato indubbiamente emozionante, anche se eccessivamente, ma io credo che la politica, la buona politica, l'alta politica, si nutra anche di questo: di emozioni! Espresse magari con maniera, ma comunque sincere! Che la senatrice Clinton abbia chiesto al momento del suo voto a sorpresa di interrompere le votazioni e procedere all'elezione per acclamazione del senatore Obama è stato un gesto di buona e alta politica! E anche lo spettacolo di tutta la platea in piedi che urlava YES WE CAN e applaudiva la senatrice è stata indubbiamente il segno di un Partito, quello democratico, che a prescindere dall'esito di novembre, continua ad essere vincente nella storia! Viene inevitabile, per quanto inopportuno, il paragone con l'Italia. Da noi, in questo regnicolo del Basso Medioevo cosi filoamericano a parole, anche l'1 per cento dei voti dà ragione di protagonismo, di esibizionismo, fa nascere pretese di potenza....basta ricordare il passato Governo Prodi...Da noi le emozioni espresse con maniera degenerano inevitabilmente in Fascismo e conducono al potere i rifiuti della società, come è avvenuto le scorse elezioni. Da noi decisioni nette significano, come diceva Montanelli, manganello. Da noi, a sinistra, si invoca la disciplina di Partito, in modo stalinista, invece che la passione civica che richiede unità.
Da noi il Partido Democratico, prima di essere sconfitto alle elezioni, come purtroppo è avvenuto, era sconfitto prima, a differenza di quello americano, già vincitore! Da noi il Partito Democratico è spezzato, diviso profondamente, e cosi è anche nelle piccole realtà locali ancora oggi, non perchè esistano grandi politici degni di avere seguito, come per Obama e la Clinton, ma perchè ne esistono di talmente piccoli e insignificanti che vi è una rincorsa in retromarcia, che si nutre anche delle clientele intriste di mafiosistà che in quel Partito, per la sua origine democristiana, sono sistema, come per ogni altro. Perchè non esiste una tradizione veramente democratica nel nostro Paese, da sempre Monarchia, poi Fascismo, poi Regime democristiano, poi berlusconismo.
Ecco perchè allora gli Americani, e i Democratici in particolare, se perderanno le elezioni, nel caso dio non voglia che vinca "l'amico", "lo straordinario" McCain (come è stato definito dagli speaker del Partito Democratico a Denver) non saranno depressi come invece da noi si è costretti ad essere se vince l'avversario. E da noi, di qualsiasi parte politica si sia purchè si abbia una coscienza, l'avversario ha sempre vinto. I democratici americani potranno essere tristi a novembre; sicuramente ragioneranno su se stessi, ma in coscienza sapranno di aver vinto loro davanti alla storia, avendo candidato una donna intelligente e forte come la Clinton, un uomo come Obama carismatico e netto nel parlare dalla parte degli emarginati (Ted Kennedy sottolineava come l'unico difetto che gli si possa rimproverare è credere nei principi degli emarginati, cosa che anche a Kennedy fu rimproverata!); e avranno vinto perchè oggi lo hanno acclamato mostrando che non è il clientelarismo, l'interesse economico, a fare un lider o una linea politica, non è il gioco dei due forni, non è il cerchiobottismo del MA ANCHE a stabilire le linee guida, ma i valori e gli ideali!
Pensavo alla sfida delle primarie farsa del PD, a cui anche io ho partecipato e riparteciperei pur non votando quel Partito nè ora nè mai, fra Veltroni e la Bindi. Due persone splendide per carità, soprattutto quest'ultima non tanto il primo, ma talmente piccoli e insignificanti come statura politica che quella frattura, quelle minacce dei giorni prima fra le righe mettono oggi di nuovo infinita tristezza.
Obama avrebbe vinto alla Convention per un pugno di voti, la Clinton poteva sottolinearlo come voleva fare e avere in cambio qualche "Ministero", rinviando in sede di elezione dei grandi elettori la spartizione del potere (questo sarebbe stato fatto e viene fatto da noi) e invece ha chiesto alla Platea di acclamare Obama, firmando un contratto in bianco, che il nero Obama dovrà scrivere con lei.
YES THEY CAN! Si loro possono, perchè hanno un lider che nettamente si è schierato, appena laureato in legge, contro la pena di morte in Illinois, in un paese come l'America cosi di fondo a favore; un lider che si è schierato per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali, in un Paese cosi puritano; un lider che ha attaccato il sistema sanitario privato, in un Paese cosi capitalista; un lider che pur contro la guerra in Iraq ha scelto Biden come vice, per non dare l'idea di disprezzare i giovani morti in guerra, ma che ha fatto del pacifista Ted Kennedy la sua mascotte...Non è cerchiobottismo, è politica alta, capace di vincere, capace di perdere vincendo! Perchè la vittoria per una formazione politica progressista, e per ogni coscienza politica individuale che si senta progressista, sta non solo nell'ascesa al potere, ma nel dare un contributo "profetico" al dibattito sociale! Questo hanno fatto i democratici! Per questo hanno già vinto! Questo non stanno facendo oggi i conservatori di McCain, mentre un tempo basta pensare ad Abramo Lincoln...Per questo i repubblicani di oggi, comunque vada, in America hanno già perso! In Italia invece abbiamo sempre perso tutti! Perchè politica e "profezia" non sono mai state unite, sono sempre state rette parallele che, miracolo della geometria, si sono sempre poste i bastoni fra le ruote vicendevolmente!! Anche perchè, forse, in Italia nessuno può essere profeta al di fuori di Cassandra...e come si sa lei non gode mai di particolare popolarità! YES THEY CAN! YES YOU CAN! NO, SORRY, WE CANNOT!
1 commento:
Sperando che la maledizione dei Kennedy non gli piombi addosso dopo la benedizione di Ted.
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